Quello che è emerge dall’inchiesta giornalistica su Durigon (Lega) è gravissimo.
Un’inchiesta davvero incredibile quella pubblicata ieri da Fanpage sulla Lega. A fare clamorose affermazioni sulle indagini che riguardano i famosi 49 milioni è stato il sottosegretario leghista Claudio Durigon.
Ripreso di nascosto, il sottosegretario ha fatto intendere che il generale della Guardia di Finanza che indaga sui soldi sottratti dal partito di Salvini sarebbe stato indicato proprio dal Carroccio.
Uno scenario preoccupante che, se confermato, metterebbe in discussione la correttezza dell’indagine.
La Lega e Durigon, che certo non è l’ultimo arrivato visto che grazie a lui Salvini ha raccolto molti voti nel Lazio, farebbero bene a chiarire il prima possibile!
Dopo aver visto la video inchiesta e aver letto gli articoli di Fanpage.it, consiglierei a Salvini di smetterla con le sue ossessioni nei confronti delle Ong, e di dedicarsi piuttosto a quanto viene denunciato in questa inchiesta.
Gli intrecci societari, le commistioni affaristiche tra Lega e società private, il rapporto strano tra Lega e Ugl, i rapporti ambigui con mondi legati alla criminalità organizzata a Latina, le relazioni con i clan rom, svelati dall’inchiesta appaiono estremamente preoccupanti e necessitano della massima chiarezza e trasparenza.
E ancora più inquietanti sono gli aspetti relativi al membro del governo Durigon, ai suoi comportamenti e alle sue parole.
Anche i riferimenti ad un ruolo opaco della Lega nelle inchieste e su alti ufficiali della Guardia di Finanza che stanno eseguendo le indagini, aprono uno spaccato ancora più grave.
È per questo che chiediamo al presidente Draghi di fare chiarezza e pulizia.
Occorre necessariamente ricordare che Claudio Durigon ha da poco ricevuto la delega per i rapporti con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dunque anche alla parte relativa ai giochi.