Italia Viscida

Di Tommaso Merlo (Categoria: Attivisti):

Renzi ce l’ha fatta. È di nuovo al centro della scena politica italiana. Lo è come il politico più detestato del paese invece che come quello più apprezzato, ma comunque i destini politici nazionali sono tornati nelle sue mani. Chissà come gode il suo ego. Erano anni che ci provava. Oggi finalmente tutte le prime pagine sono dedicate a lui, i talk se lo contendono e il suo telefono non smette di squillare mentre milioni di poveri cristi rimangono col fiato sospeso per questa paradossale crisi politica in piena pandemia. Del resto si sa, Renzi se l’è legata al dito fin dalla trombatura al referendum. Altro che lasciare la politica, Renzi si ritiene un genio politico ingiustamente detronizzato dalle fake-news sparse dal barbaro populismo e brama da sempre una rivincita personale. Per riuscirci, Renzi ha optato per una manovra di palazzo. Fondandosi un’ego-partitino che a furia di raccattare fuoriusciti è diventato decisivo al Senato. Tutto il peggio del repertorio della vecchia partitocrazia contro cui anche il primo Renzi tuonava. Ma si sa, la coerenza non è certo la sua qualità migliore. Al punto che Renzi ha contribuito a formare un governo per fermare il pericoloso Salvini ed oggi si appresterebbe a consegnargli il paese. Deliri egopolitici. Se non saltasse fuori qualche senatore, Renzi potrebbe affondare il governo guidato dall’invidiato Giuseppe Conte. Un premier di un altro pianeta. Per stile, per serietà, per competenza e per risultati da far vergognare i suoi predecessori. Un premier detestato da tutti gli zombie del vecchio regime partitocratico che non vedono l’ora che tutto torni come prima del 4 marzo. In modo da dimostrare ai cittadini che un’alternativa alla vecchia politica non esiste in questo paese. Renzi ha ingaggiato un duello personale con Conte, lo vuole piegare ai suoi giochetti, lo vuole usare per dimostrare agli italiani il genio della politica che pensa ancora di essere. Finora le polemiche che Renzi ha scatenato contro il suo stesso governo non gli hanno reso nulla in termini di consenso ed allora ha alzato il tiro. Ma non solo. Renzi vuole destabilizzare il Pd a cui s’illudeva di succhiare voti ed ovviamente il Movimento. Il nemico pubblico numero uno soprattutto oggi che cresce l’acquolina delle lobby per spartirsi il Recovery. Solo così si spiega la cocciutaggine di Renzi nonostante le modifiche incassate sul piano e il fanatismo su beghe divisive come il Mes per cui non esiste nessuna maggioranza in parlamento e mai esisterà per anni. Solo così si spiegano le allusioni ad ammucchiate governative che non vuole nessuno. Nemmeno i sovranisti che ieri come oggi ambiscono ai pieni poteri, altro che palliativi. Una crisi davvero paradossale. Non è immaginabile un momento peggiore. Nel bel mezzo di una pandemia globale devastante che renderebbe anche il solo recarsi alle urne problematico. E nel bel mezzo della più grande occasione di rilancio che l’Italia ha dal dopoguerra ad oggi. O Renzi e i suoi hanno perso ogni contatto con la realtà oppure stanno bleffando. Se invece andranno davvero fino in fondo, l’unico risultato che otterranno sarà l’anticipazione della loro definitiva fine politica. Quanto a Giuseppe Conte e alla maggioranza che lo sostiene, se davvero mancassero i numeri in Senato, non resterà che rimboccarsi le maniche per battere i sovranisti nelle urne e riprendere il cammino finalmente liberi da deliri egopolitici.

Tommaso Merlo



FONTE : Tommaso Merlo