Giornata contro la corruzione, la nostra Spazzacorrotti sotto attacco. Non dobbiamo permetterlo

La corruzione è un male che inquina la società, la rende iniqua, penalizza gli onesti e blocca il progresso collettivo. E’ il mezzo attraverso il quale le mafie e le varie reti del grande crimine organizzato mettono le mani sul denaro pubblico e con cui si infiltrano nell’economia legale. Non ha senso parlare di mafia senza parlare di corruzione e viceversa. Ebbene, la destra in Italia sembra non essersene accorta. Oggi si celebra la Giornata internazionale contro la corruzione, proprio pochi giorni fa, con una decisione gravissima, il governo Meloni e la maggioranza Fdi-Lega-FI, insieme alla stampella Azione-Iv, hanno deciso di smantellare la legge Spazzacorrotti e ridare ai componenti delle grandi reti corruttive la possibilità di ottenere i benefici penitenziari, senza che collaborino con la giustizia, senza che dimostrino di aver interrotto i rapporti criminali. Lo fanno proprio mentre i tentacoli delle mafie sono pronti ad allungarsi sulla montagna di soldi del Pnrr, il piano voluto dal presidente Conte per il rilancio del nostro Paese. Il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia oggi ha ammonito: in ottica Pnrr bisogna intensificare la lotta alla corruzione, servono controlli adeguati sugli appalti in modo da non danneggiare la legalità.

E’ una decisione gravissima quella del governo e della maggioranza di destra, in questo modo indossano i guanti di velluto con chi sporca l’economia e la società e colpisce i diritti degli onesti, mentre fanno la faccia feroce con i poveri.
Si fermino finché sono in tempo, c’è ancora la possibilità di cambiare la loro norma Salvacorrotti e ripristinare appieno la legge Spazzacorrotti, un provvedimento elogiato in Italia e in Europa per la portata innovativa del suo contenuto.
Negli ultimi anni l’Italia ha faticosamente scalato le posizioni della classifica di Transparency International, l’organizzazione internazionale che si occupa della corruzione. Dal 2020 al 2021 ha guadagnato 3 punti, poi arrivano Meloni & C. e in poche settimane dispiegano un piano folle che spianerà la strada alla rete della corruzione: indebolimento o abolizione dell’abuso d’ufficio, forte limitazione delle intercettazioni – la migliore arma per scoprire corrotti e corruttori -, soglia per l’uso del contante a 5000 euro e esclusione dei grandi reati contro la PA da quelli ostativi ai benefici penitenziari. Un cocktail micidiale contro la legalità, l’economia pulita, la giustizia sociale. Altro che premiare il merito, premiano chi la meritocrazia la seppellisce sotto le mazzette.