Conclusosi interrogatorio fiume di 8 ore a Virginia Raggi
Conclusosi l’interrogatorio fiume a Virginia Raggi durato più di otto ore e mezza in un ufficio di periferia della polizia.
Dalle ore 14 negli uffici del Polo investigativo della polizia sulla Tuscolana i pm della procura di Roma hanno interrogato la prima cittadina sulla nomina del fratello di Marra alla direzione del dipartimento Turismo.
In mezzo le rivelazioni sulla polizza vita accesa dal suo ex braccio destro. Per Virginia Raggi quella di oggi è probabilmente la giornata più lunga da quando è stata eletta in Campidoglio. E non solo perché dalle ore 14 ha risposto alle domande del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Francesco Dall’Olio. Negli uffici del Polo investigativo della polizia sulla Tuscolana, nella periferia di Roma, i due pm hanno interrogato per quasi nove ore filate la sindaca sulla nomina del fratello dell’ex capo del personale del Campidoglio Raffaele Marra, Renato, alla direzione del dipartimento Turismo.
Il caso assicurazione al centro dell’interrogatorio
Virginia Raggi in un intervista sulla LA7 ha detto che non sapeva nulla della polizza: …….”lo ……lo ha saputo oggi pomeriggio e la notizia l’ha lasciata sconvolta”
La Procura di Roma ha scoperto l’esistenza della polizza nell’ambito delle indagini sulle nomine in Campidoglio. Inizialmente il beneficiario in caso di morte indicato da Romeo non era Virginia Raggi. Quando ha sottoscritto il contratto, alcuni anni fa, Romeo ha indicato come beneficiario un’altra persona. Per alcuni anni il funzionario del comune di Roma ha pagato regolarmente i premi permettendo così l’accumulo del capitale da riscuotere al momento della sua morte.
Poi nel gennaio del 2016 Romeo muta il beneficiario. In caso di morte del funzionario del comune di Roma il soggetto che può incassare la somma accumulata è Virginia Raggi.
A tal proposito suggeriamo la lettura di questo articolo molto interessante: L’Assicurazione In Nome e Per Conto
“Nel caso in cui il mandato sia SENZA rappresentanza, ed’è questo che disciplina nello specifico l’Art. 1890, il Contraente della Polizza B e l’Assicurato A sono due soggetti distinti. Se la procura non esistesse (e quindi fossimo in presenza di mandato SENZA rappresentanza), B agirebbe come falso procuratore e stipulerebbe una polizza, sempre IN NOME altrui, non avendone il potere. Ebbene, in questo contesto, B assume tutti gli obblighi contrattuali ed A, dovrà RATIFICARE o ACCETTARE il contratto stipulato in suo nome (ovvero confermarne la validità sostituendosi a B nel rapporto con l’Assicuratore). Per cui B corrisponderà il premio, ma non sorgerà in questo caso alcun credito nei confronti di A, il quale potrebbe anche non accettare il contratto.”
Quindi a nostro modesto parere sarebbe il caso di chiedere a Romeo per quali oscuri motivi ha deciso di cambiare il benificiario della polizza intestandola a Virginia, all’epoca non ancora sindaco di Roma, senza che lei lo sapesse?
Ecco il VIDEO: